COSTA CHIGGIA E MONTE BUCH

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Per questa escursione si può lasciare la macchina alla Parrocchia di Marmora, nell’ampio parcheggio che precede la chiesa. Da qui c’è una doppia possibilità: proseguire per la strada asfaltata che con percorso più ampio e dolce risale sulla sinistra, oppure seguire le indicazioni ben segnalate del sentiero che raggiunge il Monte Festa più ripido e diretto per ricongiungersi alla strada ora sterrata presso i casolari di Sagna Rotonda.

Da qui, con dislivelli molto addolciti conviene raggiungere il Colle Intersile alla sinistra del citato Monte Festa, abbandonando la carrareccia in prossimità di una conca. Salendo per prati in prossimità della dorsale sommitale si raggiunge la vetta della Costa Chiggia, per poi continuare sullo spartiacque fino al Monte Buch.​

La bellezza della gita è l’ampio panorama che si può godere sulla cerchia alpina dalla pianura dronerese fino al confine con la Francia, dominati nell’attraversamento dall’imponente mole del Monviso; per chi conosce i luoghi (o con l’aiuto di una cartina) è tutto un susseguirsi di cime note, un osservatoio di rara bellezza su tutta la Valle Maira.​

Dalla cima del Buch si può ridiscendere alle grange sottostanti, dove una nuova sterrata si ricollega al punto di partenza; rientrati nel bosco di larici, non dimenticate di fare una visita alla isolata cappella di San Teodoro, protettore dei pascoli, da cui si gode di una superba visione sul vallone del Preit, nel territorio di Canosio.​

E se siete rimasti incantati dal paesaggio, provate ad immaginarlo d’inverno con la neve: vi verrà sicuramente voglia di ritornarci con le racchette da neve ai piedi (qui le chiamiamo ciastre) oppure con gli sci di alpinismo, per una gita ormai classica per i corsi di avvicinamento a questa disciplina sportiva.

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